Tra le meraviglie del cielo profondo, l’autore ha sempre avuto un’innata predilezione per la splendida “Nebulosa Anello” in Lyra, conosciuta anche come Messier 57 e NGC 6720. La sua forma inconfondibile, con la sua famosa stella centrale (una nana bianca), rendono questa gemma immediatamente riconoscibile, anche a chi è poco addentro all’osservazione astronomica. Scoperta da Antoine Darquier de Pellepoix nel 1779, essa è facile da individuare con piccoli strumenti anche da siti affetti da inquinamento luminoso. La sua distanza è stimata in circa 2500 anni luce.
L’immagine di sopra è una ripresa molto profonda, derivante dalla media di tredici esposizioni da 600 secondi ciascuna, non filtrate, ottenute in remoto mediante l’unità robotica PlaneWave 17″+Paramount ME+SBIG STL-6303E parte del Virtual Telescope Project. Binning 1×1, con risoluzione risultante di 0.6″/pixel. la magnitudine limite raggiunta è intorno a 22.5.
E’ ben visibile anche la galassia a spirale IC 1296, posta a 220 milioni di anni luce. Tutt’intorno si notano moltissime piccole e deboli galassie, se si guarda con attenzione la versione a piena risoluzione dell’immagine.
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