Il prossimo 27 luglio 2018 il cielo ci regalerà la più lunga eclissi totale di Luna del secolo e una grande opposizione di Marte, il pianeta Rosso. Un evento semplicemente memorabile. Noi del Virtual Telescope vi diciamo come seguirlo al meglio, magari con noi!
*** segui la Luna Rossa e il Pianeta Rosso in diretta online QUI! ***
Il prossimo 27 luglio torna nei cieli italiani lo spettacolo magnifico dell’eclissi totale di Luna. Era dal 2015 che dal nostro Paese mancava uno dei più affascinanti e popolari fenomeni astronomici (che in quell’occasione si svolse in un cielo nuvoloso per parte dell’Italia), pertanto converrà prepararsi per bene e per tempo. In questa occasione la Luna sarà prossima all’apogeo, ovvero alla massima distanza dalla Terra (una cosiddetta “miniluna”), e si immergerà fino al centro dell’ombra terrestre: grazie a questo, la fase totale durerà circa 103 minuti, la più lunga del XXI Secolo.
*** L’eclissi totale di Luna e la grande opposizione di Marte nella straordinaria cornice del Foro Romano e del Colosseo! ***
Inoltre, proprio la notte dell’eclissi, il pianeta Marte raggiungerà l’opposizione mentre sarà prossimo alla sua minima distanza dal Sole (perielio), che identifica la condizione ideale di visibilità del pianeta rosso, la migliore da quella storica dell’agosto 2003: quella del 2018 sarà una cosiddetta “grande opposizione”.
Poiché la Luna piena, condizione indispensabile per la sua eclissi, corrisponde all’avere il nostro satellite in opposizione al Sole, ne consegue che sia Marte che la Luna in eclissi saranno nella stessa regione di cielo, opposta al Sole, a soli sei gradi di distanza: una splendida coppia in rosso che non capita di ammirare frequentemente.
L’osservazione dell’eclissi totale di Luna si effettua ad occhio nudo: la naturalezza di tale visione è parte della spettacolarità del fenomeno. Beninteso, un binocolo e un telescopio offriranno un’immagine ben più grande, ma chi non dispone di alcuno strumento ottico sappia che non rinuncia a nulla di essenziale. Marte, invece, richiede un buon telescopio per ammirarne la calotta polare e i chiaroscuri dei suoi deserti: tra i pianeti visibili ad occhio nudo, è quello più impegnativo da osservare con profitto.
Cos’è l’eclissi totale di Luna.
Com’è noto, in poco meno di un mese la Luna descrive un’orbita ellittica intorno alla Terra, mentre questa si muove intorno al Sole, che illumina entrambe. Per avere l’eclissi di Luna, occorre che quest’ultima si nasconda dalla luce del Sole dentro l’ombra della Terra; appare evidente che l’allineamento necessario tra i tre corpi è quello Sole-Terra-Luna, con il primo e l’ultima dunque visibili dalla Terra in direzioni opposte. Questa condizione, peraltro, corrisponde geometricamente alla fase di Luna piena, da qui il fatto ovvio che le eclissi lunari si verificano quando la fase del nostro satellite è, appunto, piena.
Evidentemente, però, la Luna piena non basta alla ricetta dell’eclissi, altrimenti ne avremmo una al mese (un ragionamento analogo potrebbe farsi per le eclissi di Sole): occorre che il citato allineamento Sole-Terra-Luna sia perfetto, entro margini strettissimi, che di fatto fanno la differenza tra eclissi totale, parziale e… niente eclissi.
Il piano dell’orbita lunare non coincide con quello dell’orbita terrestre (la cui proiezione nel cielo definisce la curva dell’eclittica, che attraversa le costellazioni zodiacali, sulla quale si muove apparentemente il Sole), avendo invece un’inclinazione di circa 5 gradi rispetto a quest’ultimo. Guardando la Luna nel suo moto nel cielo, la vedremo perciò sopra o sotto l’eclittica e ci saranno dunque due punti, detti nodi, in cui essa attraverserà proprio l’eclittica.
Se la fase piena si verifica quando la Luna passa abbastanza vicino ad uno dei due nodi, allora è garantito l’allineamento con il Sole di cui si diceva (giova ribadire che il Sole è per definizione sull’eclittica, essendo questa curva la proiezione in cielo dell’orbita che la Terra segue proprio attorno ad esso, perciò quando la Luna piena è al nodo, l’allineamento antitetico è soddisfatto). Ed è quello che accadrà il 27 luglio.
Il fenomeno dell’eclissi totale procede con gradualità. La Luna inizia ad entrare nel cono di penombra della Terra, mostrando così un leggero indebolimento luminoso sul bordo del lato orientale del suo disco. Successivamente, il satellite si immerge nel cono d’ombra, che produrrà un marcato oscuramento, dapprima marginale, poi sempre più esteso, del disco lunare. Quando la Luna sarà completamente dentro il cono d’ombra, inizierà la fase totale. Questa raggiungerà il suo momento massimo, vero giro di boa del fenomeno, dopodiché l’eclissi mostrerà fasi speculari a quelle iniziali, terminando quando la Luna emergerà completamente dal cono di penombra, tornando alla piena luce del Sole.
Durante la totalità, ma anche in fase parziale avanzata, la Luna acquista un caratteristico, elegante colore bronzeo. Esso deriva dal fatto che in quel momento l’atmosfera terrestre sta indirizzando verso la Luna la porzione rossa dello spettro elettromagnetico (è bene notare che quella che per noi terrestri è un’eclissi di Luna, dal nostro satellite apparirebbe come un’eclissi di Sole: nella fase totale, dalla Luna vedremmo un’aureola rossastra tutt’intorno alla Terra, ovvero la nostra atmosfera che dirige verso il satellite la radiazione più rossa).
Durante la totalità, le eclissi possono apparire più o meno scure: questo dipende da quanto centralmente la Luna s’immerge nel cono d’ombra terrestre, così come dalla “trasparenza” dell’atmosfera del nostro pianeta. che risente – ad esempio – di imponenti eruzioni vulcaniche.
Se l’allineamento tra i tre attori coinvolti non è perfetto, l’eclissi sarà parziale, magari anche solo di penombra.
La Luna Piena del 27 luglio 2018.
Quella coinvolta nell’imminente eclissi totale non è una Luna piena qualsiasi. Alle 07:45 del 27 luglio, infatti, il nostro satellite si troverà alla massima distanza dalla Terra, ovvero all’apogeo, a 406222 km da noi (contro una distanza media di circa 384400 km: l’ellitticità dell’orbita lunare è la ragione di queste differenze). Quattordici ore più tardi essa sarà piena. In breve, si tratta di una cosiddetta “miniluna” piena (termine privo di qualsiasi valenza scientifica), anzi: sarà la luna piena più lontana dell’anno, il che la rende quella dal diametro angolare minore del 2018.
L’eclissi del 27 luglio 2018
L’eclissi totale di Luna del 27 luglio si produrrà nella prima parte della notte italiana. Essa è la seconda del 2018 (dopo quella dello scorso 31 gennaio, invisibile dal nostro Paese). Il satellite si immergerà fino al centro dell’ombra terrestre, come non accadeva dall’eclissi del 15 giugno 2011. Tenendo anche conto che in quel momento il nostro satellite sarà prossimo all’apogeo, ovvero alla massima distanza dalla Terra, la durata della totalità raggiungerà i 103 minuti: la più lunga del secolo corrente!
L’evento è ben sintetizzato nella classica scheda grafica realizzata dalla Nasa:
Gli orari italiani (TU+2) dell’evento, sono i seguenti:
Primo contatto penombra: 19:14:49
Primo contatto ombra: 20:24:27
Inizio totalità: 21:30:15
Massimo: 22:22:54
Fine totalità: 23:13:12
Uscita dall’ombra: 00:19:00 (28 luglio)
Uscita dalla Penombra: 01:28:37 (28 luglio)
NB: a Roma la Luna sorge alle ore 20:26, poco dopo il suo ingresso nell’ombra terrestre.
Poiché il fenomeno si verifica all’inizio della notte, durante il suo svolgimento la Luna si alzerà gradualmente sull’orizzonte orientale. Questo farà sì che le fasi di maggiore appeal dell’eclissi vedranno il nostro satellite basso sull’orizzonte (nella fase centrale, alle ore 22:23, la Luna da Roma sarà a circa 16 gradi di altezza, a sud-est). Tale circostanza faciliterà la visione dell’eclissi nella cornice di qualche elemento urbano, naturalistico o monumentale che arricchirà ulteriormente l’esperienza, a beneficio soprattutto di quanti desiderano catturare qualche fotografia dell’eclissi.
Durante la totalità, sarà particolarmente suggestivo ammirare il pianeta Marte, a meno di sette gradi dal disco eclissato della Luna: il pianeta Rosso sfoggerà il suo intenso colore rubino, facendo coppia con quello del nostro satellite. La luminosità apparente di Marte sarà intorno al suo massimo, magnitudine -2.8, più brillante di Giove, superata solo da quella di Venere.
Quanti intendono fotografare il fenomeno, approfittando anche della presenza di Marte prossimo al massimo di luminosità, sarà bene che tengano a mente che nella fase totale la luminosità della Luna è grandemente ridotta: se per immortalare la Luna piena, in tutto e per tutto simile ad un paesaggio terrestre diurno, basta un tempo di esposizione dell’ordine di 1/125 s (a 100 ISO e f/11), la fase totale può richiederne uno dell’ordine del minuto o più, complicando non poco la situazione, visto il moto apparente est-ovest del cielo, indotto dalla rotazione terrestre. Se non si dispone di una meccanica predisposta, converrà trovare il miglior compromesso tra sensibilità (ISO), rumore ed effetto mosso.
Inoltre, il disco lunare avrà una dimensione in millimetri grosso modo pari ad un centesimo della lunghezza focale dell’obiettivo utilizzato.
L’opposizione di Marte del 27 luglio 2018
Proprio nella notte dell’eclissi totale di Luna, il pianeta Marte torna in opposizione (dopo quella del maggio del 2016), proponendosi favorevolmente all’osservazione telescopica. L’apparizione corrente è, dopo quella storica dell’agosto del 2003, la migliore in questi 15 anni: si tratta di una cosiddetta “opposizione perielica” di Marte, con il pianeta alla minima distanza dal Sole. L’orbita del Pianeta Rosso è marcatamente ellittica, dunque al proprio perielio esso è sensibilmente più vicino al Sole.
Se in corrispondenza del passaggio al perielio di Marte si verifica anche la condizione di opposizione (ovvero, visto dalla Terra il pianeta si trova in cielo in direzione opposta rispetto al Sole), come a fine luglio, allora è anche minima la distanza del pianeta dalla Terra (la cui orbita è pressoché circolare): ne segue che le opposizioni perieliche di Marte, astro notoriamente ostico al telescopio, offrono la vista del pianeta con le massime dimensioni angolari, dunque sono particolarmente favorevoli per l’osservazione strumentale. A rigore, in primis per via della sensibile eccentricità dell’orbita di Marte, la minima distanza tra i due pianeti non coincide necessariamente con la condizione geometrica di opposizione, ma può esservi una differenza di qualche giorno: a fronte dell’opposizione del 27 luglio, ad esempio, Marte sarà alla minima distanza dalla Terra il 31 luglio, quando si troverà a 57.59 milioni di km da noi.
Quella di quest’anno sarà una cosiddetta “grande opposizione” di Marte: nonostante il pianeta sia collocato decisamente a sud nel cielo, in una posizione bassa, non proprio favorevole per l’Italia, essa resta una preziosissima opportunità per ammirare uno degli astri più famosi e studiati del firmamento.
Il Virtual Telescope Project vi mostra in diretta l’eclissi totale di Luna più lunga del secolo e la grande opposizione di Marte.
Vista l’eccezionale coincidenza tra l’eclissi totale di Luna e la grande opposizione di Marte, il Virtual Telescope sarà in prima linea nel mostravi in diretta, al telescopio, questo doppio spettacolo. L’appuntamento, a partecipazione gratuita, è fissato per il 27 luglio, a partire dalle ore 20.30, sulla nostra webTV.
La prossima eclissi totale visibile dall’Italia ci sarà il 21 gennaio 2019, nella seconda parte della notte.
*** segui la Luna Rossa e il Pianeta Rosso in diretta online QUI! ***
Supporta il Virtual Telescope Project!
Se ognuno donasse qualcosa ora, la nostra campagna di fundrising si concluderebbe in pochi giorni. Dona ora e ricevi un'immagine della Luna in eclissi sul Colosseo e una di un asteroide potenzialmente pericoloso ripreso con il Virtual Telescope, realizzata in ESCLUSIVA per i nostri sostenitori!
dona ora (puoi modificare la somma successivamente)