Il prossimo 13 novembre, il cielo avrà una sopresa per quelli che si alzano di buon mattino: una spettacolare congiunzione tra Venere e Giove, che brilleranno a 0.3 gradi di distanza apparente, regalando uno straordinario spettacolo ad occhio nudo.
Di certo, i pianeti sono attori di primo piano nello spettacolo del cielo. Come dice la parola “pianeta” ( in greco antico πλάνητες ἀστέρες plànētes astéres, stelle vagabonde), questi astri danzano di continuo tra le stelle, ciascuno al proprio ritmo, lungo lo Zodiaco. Mentre si muovono tra le costellazioni, a volte incrociano i loro passi, incontrandosi e brillando per un po’ nello stesso angolo di cielo: questi eventi sono chiamati congiunzioni planetarie. Esse possono essere davvero spettacolari, quando coinvolgono pianeti luminosi che si “avvicinano” sensibilmente.
Venere è di gran lunga il pianeta più luminoso (dopo il Sole e la Luna, è in assoluto il terzo astro più brillante del cielo), mentre Giove è quasi sempre il secondo: pertanto, quando i due astri sono protagonisti di una congiunzione stretta, essa risulta automaticamente imperdibile. Uno spettacolo straordinario anche ad occhio nudo, con i due pianeti che brillano vicini a occidente (al tramonto) o a oriente (all’alba).
Recentemente, abbiamo avuto un paio di questi “baci” tra i due pianeti, seguiti accuratamente dal Virtual Telescope Project.
Il 1 luglio 2015, al tramonto, Venere e Giove hanno dato spettacolo e abbiamo proposto l’osservazione online dell’evento.
Il 27 agosto 2016, i due pianeti hanno fatto di meglio, offrendo, sempre al tramonto, la loro più stretta congiunzione che vedremo nei prossimi decenni: nel momento clou, essi brillavano a soli 4 minuti d’arco l’uno dall’altro, appena 1/8 della dimensione angolare del disco della Luna.
Il prossimo 13 novembre, questa volta all’alba, Venere e Giove si baceranno ancora, raggiungendo una minima distanza angolare inferiore ai 0.3 gradi, circa la metà della dimensione apparente della Luna. Inutile sottolineare che la congiunzione si osserverà comodamente ad occhio nudo, a partire dalle ore 06.00 circa a patto di avere un orizzonte orientale completamente libero: entrambi i pianeti saranno a pochi gradi sull’orizzonte, mentre il cielo sarà sempre più chiaro, per via dell’imminente sorgere del Sole. Un binocolo potrà aiutare nella localizzazione dei due pianeti.
La mappa pubblicata all’inizio mostra anche le stelle circostanti più brillanti, assieme al pianeta Marte, che apparirà più in alto, a circa 25 gradi di distanza.
La prossima congiunzione tra Venere e Giove ci sarà il 22 gennaio 2019, ma non sarà così stretta e spettacolare: perciò, siete avvisati!
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